TERAMO – Il mondo della sanità teramana è in lutto per la scomparsa all’età di 93 anni, di Giorgio Carbonin, fondatore nel 1968 del reparto di neurochirurgia dell’ospedale Mazzini di Teramo. L’illustre medico era diventato teramano d’adozione e viveva in campagna, a San Pietro ad Lacum assieme alla moglie Irene Cicala. Carbonin è uno degli ultimi esempi della sanità ‘illuminata’, un medico di eccellenza che tra la fine degli anni ’60 e gli inizi dei ’70 resero Teramo un punto di riferimento nell’assistenza sanitaria italiana, assieme alla crescita del Mazzini. Le intuizioni del duo Lolli-Gramenzi fecero sì che l’ospedale teramano diventasse polo di eccellenza. A dimostrazione di ciò proprio la presenza di Carbonin rese il reparto di neurochirurgia teramano una scuola, che nel corso degli anni ha formato tanti medici di livello, in modo tale che dal pensionamento di Carbonin – nel 1986 -, i suoi allievi Renato Galzio e Danilo Lucantoni si sono avvicendati alla guida del reparto mantenendone inalterata la professionalità e il livello di competività a livello nazionale. Le esequie di Carbonin si tengono oggi a Venezia, città natale del medico, dove la salma verrà tumulata nel cimitero di San Michele.
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